L’establishment ha ideali? Oppure non li ha ma dovrebbe? (nandocan)
***di Massimo Marnetto, 6 giugno 2018 – La gente vota quello che capisce. Se un concetto è semplice, si sente soddisfatta, perché coinvolta nel programma.
E non chiede nemmeno con quali soldi usciranno fuori tutte le belle cose che vengono promesse, né con quali tagli. Il politico “semplice” (e navigato) sa che a questa domanda basta rispondere “con tagli agli sprechi” (applausi) e muore là, perché nessuno va oltre a chiedere quali sarebbero questi sprechi.
E così il Paese, dopo anni di tasse sbilanciate, senza il sostegno di un fisco equo, non funziona più. Neanche più la giustizia sociale è un valore. Il taglio di tasse ai ricchi (flat tax) lo propone la Lega, il partito più votato dagli operai. Ritornerà d’attualità, se il valore della giustizia sociale diventerà una paura. Quella di trovarsi senza servizi essenziali o con tempi d’attesa impossibili.
Solo se avremo paure di sinistra, le potremo schierare contro le paure di destra. E riconquistare il voto popolare.
Il popolo ha paure, l’establishment ha ideali.















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