Roma, 25 gennaio 2017 – Poche ore fa a Roma, mentre il ministro degli Interni Minniti svolgeva la sua conferenza stampa sul nuovo piano immigrazione, gruppi di rifugiati e di volontari riuniti nella rete “Roma accoglie” sono scesi in piazza, al Pantheon, contro la riapertura dei Cie, contro gli accordi con Turchia e Libia e per chiedere l’apertura immediata di un corridoio umanitario.
Il governo vuole tornare al medioevo dei diritti umani – hanno scritto in un documento – ripristinando gli accordi di rimpatrio della vergogna e aprendo nuovi centri di detenzione sul territorio…dimentica che sono illegali i rimpatri coatti dei migranti e che violano norme consolidate di diritto internazionale, norme che riconoscono ad ogni persona il diritto di lasciare qualsiasi paese incluso il proprio (Art. 12, comma 2 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, firmato a New York nel 1966 e l’art. 2, comma 2 del Protocollo n.4 aggiunto alla Convenzione Europea a salvaguardia dei diritti dell’uomo). E dimentica anche l’inutilità dei centri di detenzione, luoghi della NON-dignità, per i quali siamo già stati sanzionati dalle istituzioni europee.
Qualche settimana fa, Marco Minniti, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, aveva voluto precisare che le strutture, chiamate ad ospitare le persone irregolari da respingere, “non avranno nulla a che fare con quelle del passato”. “Ne parleremo alla conferenza Stato-Regioni già convocata per il 19 gennaio”, aveva aggiunto. “Proporrò strutture piccole, che non c’entrano nulla con quelle del passato, con governance trasparente e un potere esterno rispetto alle condizioni di vita all’interno”.















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