
Pope Francis welcomes Iranian President Hassan Rouhani, left, on the occasion of their private audience at the Vatican,Tuesday, Jan. 26, 2016. Irans president has paid a call on Pope Francis at the Vatican during a European visit aimed at positioning Tehran as a potential top player in efforts to resolve Middle East conflicts, including Syrias civil war. ANSA/ AP – ANDREW MEDICHINI /POOL
Rohani in Italia. Molti si chiedono se nelle segrete stanze di questi incontri romani si sia parlato di diritti umani, oltre che di guerra (al terrorismo) e soprattutto di affari. Belle e importanti le poche frasi riportate del colloquio con Papa Francesco, ma nessun accenno su questo non secondario aspetto della politica iraniana. E neanche durante le visite al presidente Mattarella e al premier Renzi, pur se questi assicura che «anche nei settori su cui sono più marcate le nostre distanze, come sui diritti umani, abbiamo dimostrato di saper dialogare e discutere». Dimostrato a chi? Peccato, sapere che cosa è stato detto e risposto in proposito ci avrebbe dato qualche elemento utile a valutare la “moderazione” del presidente iraniano anche sotto questo profilo. Ma è probabile che i pasdaran lo tengano sotto tiro e la prudenza diplomatica abbia consigliato di non metterlo in imbarazzo su un tema così “sensibile”. “Preghi per me”, ha detto al Papa salutando al termine del colloquio (nandocan).















Commenti recenti