La notizia del pomeriggio è che la trasmissione di Paola Perego è stata chiusa dopo aver utilizzato i toni di cui scrive Giulio Cavalli su Left Today. Resta da chiedersi se sia normale in Italia pensare di utilizzare concetti come quelli espressi ieri pomeriggio sulla “rete ammiraglia” del servizio pubblico (nandocan)
***di Giulio Cavalli, 20 marzo 2017 – 1) Sono tutte mamme, ma dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo. 2) Sono sempre sexy, niente tute né pigiamoni. 3) Perdonano il tradimento. 4) Sono disposte a far comandare il loro uomo. 5) Sono casalinghe perfette e fin da piccole imparano i lavori di casa. 6) Non frignano, non si appiccicano e non mettono il broncio.
Sembra uno scherzo di cattivo gusto, una pagina facebook dei soliti machi da tastiera. E’ invece il servizio pubblico: ne ha parlato (credendo davvero di fare televisione, povera lei) Paola Perego, conduttrice di Parliamone sabato, rubrica di La vita in diretta su RaiUno. E in studio tra l’altro si sono sprecate le perle di quei quattro stracci di ospiti che arrancavano per prendere sul serio il tema della trasmissione (Titolo: “La minaccia arriva dall’est. Gli uomini preferiscono le straniere”. Sottotitolo: “Sono rubamariti o mogli perfette”?): Fabio Testi ha portato testimonianze intense di vita reale (“lo ha portato in Russia, sono andati insieme in un bordello, gli ha fatto scegliere un’altra ragazza e si sono divertiti tutta la notte insieme: come fai – si chiede l’attore – a non innamorarti di una donna così, giustamente?”), Marta Flavi ci ha deliziato con le su brillanti osservazioni (“sono tutte curatissime. Anche chi vende i pomodori al mercato ha le unghie curate”) e così via. Fino ai fatidici 6 punti.
La chicca finale è sempre di Fabio Testi: «se per caso l’uomo italiano ha qualche difficoltà nell’approccio finale con la donna, la brutta figura la fa l’uomo. Mentre se una donna russa vede che l’uomo non riesce a ottenere l’orgasmo, è lei che si sente in colpa. La femminilità esce in un altro modo». La Perego risponde: «Ma quale femminilità, ma ti prego: se tu non funzioni, la colpa me la devo prendere io?».















Commenti recenti