di Stefano Corradino, 19 settembre 2013*

Di fronte a questo quadro la reazione é troppo debole, comunque affidata a pur giuste battaglie di associazione o di sindacato.Forse è giunto il momento di ricostruire un progetto, di aggiornare analisi e azioni, di aprire le porte alle nuove frontiere del giornalismo, a chi è stato messo ai margini, alle troppe periferie del mondo oscurate e cancellate. Di avviare una riflessione sul web e sui nuovi media, sull’esercito dei potenziali “citizen journalists”, e di un’“informazione liquida” che scorre ad altissima velocità e che deve vedere impegnato il giornalista nell’approfondimento, nella verifica e nell’attendibilità delle notizie.
Un tempo, a Fiesole e non solo, si era soliti ritrovarsi per ragionare fuori da ogni schema di parte, di partito, di corrente sindacale. Ora più che mai ai vecchi contenitori non corrispondono piú le situazioni mutate. Non sarà il caso di riaprire porte e finestre ad un dibattito nuovo?
Articolo21 ha deciso di aprire con questo intervento del direttore Stefano Corradino un forum sul ruolo dei giornalisti tra videomessaggi, conflitti di interessi, censure ed autocensure, precarietà, nuove frontiere dell’informazione… Invitiamo tutti coloro che intendono partecipare al dibattito a scrivere alla mail redazione@articolo21.info
*da articolo 21, il grassetto è di nandocan















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